Goodluck Jonathan si è preso il pallone e se l'e' portato via. Un po' come accadeva da ragazzini, quando negare un rigore al proprietario del Super Santos equivaleva a tornarsene tutti a casa. Stavolta, pero', col pallone sotto al braccio c'e' il presidente della repubblica nigeriano, Buonafortuna Jonathan per l'appunto.
Dopo il flop mondiale delle "Aquile verdi", il capo di stato ha deciso di mandare a casa i vertici della loro federcalcio e di sospendere la partecipazione della nazionale alle compitizioni internazionali per due anni. "Solo così potremo ricostruire la squadra", ha sentenziato Goodluck.
La decisione e' geniale proprio perché disinnesca i provvedimenti della Fifa contro le sue decisioni: il governo mondiale del calcio, infatti, mal tollera le ingerenze dei politici nelle scelte calcistiche dei vari paesi e come sanzione ne impone il bando dalle compe
tizioni, che la Nigeria si è ora però già autoimposto.
E adesso? La ricostruzione della nazionale nigeriana avverrà nell'ombra, in un campetto sperduto della Nigeria a studiare come tornare più forti di prima, magari con giocatori che nessuno conosce, perchè cresciuti in provetta in qualche laboratorio della Pfizer, che sui bambini nigeriani testò qualche anno fa un nuovo antibiotico provocando, secondo le famiglie che hanno citato la casa farmaceutica, la morte di undici bimbi.
Sarebbe un po' come se Berlusconi sospendesse il Milan dal campionato e chiudesse i rossoneri a milanello per due anni. O se Chiamparino decidesse di sospendere l'attività del Torino dopo la mancata promozione in A.
Per adesso gli unici a gioire sono i tifosi del Madagascar: la loro nazionale dovrebbe giocare il tre settembre contro la Nigeria la prima partita delle qualificazioni alla Coppa D'Africa 2012...