Ieri guardavo un documentario sugli "Orsi" che, ho scoperto, in gergo gay indicano gli omosessuali grassoni, irsuti e poco curati. Quelli, cioé, che si allontanano dallo stereotipo dell'omosessuale con il fisico curatissimo, sempre alla ricerca di creme antirughe e amante del fitness in palestra: già, perchè è questo lo stereotipo di omosessuale imposto dai mezzi i comunicazione un tipo alla Rupert Everett, per intenderci. Ma come si è arrivati a questo stereotipo? E qui mi è venuto in mente Will e Grace, che stato il primo telefilm di grande in cui il protagonista era omosessuale. La serie è andata in onda negli Usa per otto stagioni dal 1998 al 2006 ed è rimbalzata in tutto il mondo, vincendo pure 27 Golden Globes.
Il protagonista, Will, viveva con una coinquilina etero, Grace, e le loro vicende si intrecciavano a quelle di Karen, una opulenta e sexy milionaria di Manhattan, e Jack, un omosessuale che ricordava l'Albin de "Il Vizietto". Proprio Jack passa le otto stagioni a cazziare Will (che è senza ombra di dubbio fighissimo) perchè cura poco il suo corpo, va poco in palestra... insomma come gay è scarsissimo. Ecco, ora mi immagino un ragazzo omosessuale che guardava quel telefilm: la sua vita da quel momento sarà diventata un inferno, si sarà sentito inadeguato come mai prima, si sarà subitoiscritto in palestra e sarà diventato dipendente da diete, creme per la pelle e dopobarba idratanti. Insomma, a pensarci un attimo quel telefilm ha sicuramente raggiunto il vero scopo per cui era stato scritto, far sentire inadeguati i gay e trasformarli in macchine spenderecce a vita. La reazione di mia moglie a questo ragionamento? "Bene, era ora! Mica solo noi donne dobbiamo essere sottoposte alla visione delle foto di Misha Barton che ci costringe a torturarci per tutta la vita!". Non posso proprio darle torto.
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