Friday, February 12, 2010
Nuova tecnica anti-incontri
Capita, andando in giro per la città, di incontrare qualcuno che si conosce, che magari non vedi da tempo e a cui, ti rendi immediatamente conto, non hai assolutamente niente da dire. Ma educazione vuole che tu ti fermi, lo saluti e scambi con lui una breve e banalissima conversazione, magari con la consapevolezza che stai perdendo la metropolitana ma che, no, non puoi mica salutarlo fugacemente senza neanche fermarti un secondo. Mi è successo oggi con un mio vecchio professore di liceo che ricordavi con nessun affetto: l'ho visto da lontano, anche lui mi ha visto e ho cominciato ad avvicinarmi a lui preparandomi al solito, noiosissimo scambio di battute. Poi, d'un tratto, un lampo di genio. Il prof ha rallentato un attimo, ha infilato la mano in tasca tirando fuori il cellulare ed ha cominciato una finta conversazione. Risultato? Quando ci siamo incrociati lui era impegnato. Io ho colto subito l'occasione, gli ho sfoderato un gran sorriso e senza parlare, per non interferire con la sua telefonata, ho fatto ciao ciao con la mano. A lui è bastato ricambiare e indicare il cellulare. Tutto perfettamente finto, tanto che sembravamo due inglesi. Tutto perfettamente funzionale alla nostra voglia di chiacchierare. Dieci secondi dopo non ho resistito alla voglia di voltarmi: lui era di schiena e aveva appena riposto il telefono in tasca. Ora, ovviamente, sto perfidamente attendendo il nostro prossimo incontro: mi fermerò davanti a lui per godermi fino in fondo l'imbarazzo della finta telefonata.
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